Riparte l’anno scolastico: iscritti in calo e caos trasporti

scuola 2' di lettura 12/09/2013 - Dopo quasi 3 mesi di vacanze, anche per gli studenti abruzzesi è tempo di rientrare a scuola. Sono 179.480 i ragazzi che, a partire dal 12 settembre e fino al prossimo 11 giugno, affolleranno le aule degli istituti scolastici regionali.

Rispetto allo scorso anno, si registra una riduzione di 547 iscritti, “un calo fisiologico”, fanno sapere dall’ufficio scolastico regionale. Un dato, in realtà, che non riguarda scuole dell’infanzia e scuole primarie, che anzi complessivamente registrano circa 700 iscritti in più, quanto piuttosto le scuole medie (542 iscritti in meno) e le superiori. In quest’ultimo caso, gli uffici registrano un calo di 750 iscritti. In controtendenza la sola città di Pescara, dove il numero complessivo di iscritti è cresciuto di 185 unità.

Ma il calo delle iscrizioni, che come detto per ora non trova una chiara motivazione negli uffici scolastici regionali, non è l’unica problematica con cui si apre il nuovo anno. Se da una parte, rispetto agli anni precedenti, paiono infatti sanati i problemi di organico, con l’assegnazione tempestiva del personale docente e del personale ATA, desta qualche preoccupazione l’allarme lanciato giorni fa dalla Filt Cgil Abruzzo per la carenza di autisti Arpa. In un momento critico come quello della riapertura dell’anno scolastico, in cui si registra un aumento esponenziale dell’utenza, mancherebbe infatti un numero adeguato di autisti in grado di garantire un corretto funzionamento del sistema dei trasporti cittadini.

Franco Rolandi, segretario regionale Filt, denuncia che non è stata attuata alcuna programmazione per rimpiazzare gli oltre 100 autisti che nel corso dell’anno hanno concluso il servizio. In tal senso, nel sindacato c’è la convinzione che l’Arpa al momento non sia in grado di poter garantire tutti i servizi regionali, proprio a partire da quelli scolastici.

Per quanto riguarda il calendario scolastico, approvato a fine agosto dall’esecutivo abruzzese, oltre ad essere ovviamente confermate tutte le festività tradizionali (Ognissanti, Immacolata Concezione, 25 aprile, 1° maggio, Festa della Repubblica e celebrazioni patronali locali), buone notizie per gli studenti arrivano dalla ricorrenze natalizie (stop alle lezioni dal 23 dicembre al 6 gennaio) e soprattutto da quelle pasquali, quando gli istituti chiuderanno i battenti per ben dieci giorni, dal 17 al 26 aprile.









Questo è un articolo pubblicato il 12-09-2013 alle 11:59 sul giornale del 13 settembre 2013 - 795 letture

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