Pescara: telenovela Strada parco, ripartono i lavori per il filobus

2' di lettura 20/09/2013 - Una querelle che si trascina ormai da anni, quella che vede protagonista l’ex tracciato ferroviario che taglia in due la zona nord della città. Una lunga serie di contrasti sulla destinazione d’uso della strada, attualmente adibita a percorso ciclopedonale, dietro cui si nascondono interessi economici, storiche contrapposizioni politiche e persino visioni opposte del modo di vivere e concepire l’ambiente cittadino da parte dei pescaresi.

Non solo una questione di viabilità, dunque. L’ultima notizia arriva da Michele Russo, presidente della GTM, società che gestisce i trasporti locali. Secondo Russo, a breve ripartiranno i lavori per il completamento del percorso del filobus, con l’obiettivo dichiarato di far partire il servizio entro un anno. Tutto questo, subito dopo il positivo riscontro fornito dalla ditta londinese Balfour Beatty, che si è aggiudicata la gara d’appalto milionaria per realizzare il cosiddetto “Filò” nel capoluogo adriatico.

Ma sull’opera c’è tutt’altro che accordo tra istituzioni e cittadinanza. Opposte vedute che, da semplici discussioni di pescaresi per strada, animate da differenti visioni della mobilità urbana, sono finite nei tribunali e nei palazzi del potere della città e della regione, risultando una autentica patata bollente per gli amministratori locali. Incassato il parere positivo del comitato regionale di Valutazione dell’impatto ambientale, Russo adesso guarda avanti con più ottimismo, dettando i tempi di lavoro che condurranno all’inaugurazione di Filò, nel 2014: “Riaperto a breve il cantiere, si procederà con i lavori di stesura dei cavi e la successiva istallazione degli impianti di illuminazione sui pali elettrificati del filobus, sostituendo i vecchi lampioni.”

Terminati questi lavori di sistemazione, si passerà alle direttive del comitato di Valutazione dell’impatto ambientale, concentrandosi nello specifico sulle aree verdi e sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Ma l’ottimismo del presidente della GTM stride con i proclami di battaglia lanciati dalle varie associazioni ambientaliste e di semplici cittadini da sempre contrari al progetto filobus, definito in contrasto con le normative sull’impatto ambientale e, soprattutto, poco funzionale ai reali bisogni di mobilità della città. Al contrario, stando a loro, con Filò si finirebbe solo per sottrarre l’unico vero percorso pedonale e ciclabile della città, attualmente utilizzato da migliaia di famiglie, disabili e sportivi.

In particolare, gruppi e associazioni anti-filobus stanno organizzando una raccolta fondi per sostenere il ricorso al Tar contro la recente sentenza che ha permesso la riapertura del cantiere. Tra i più attivi, il gruppo denominato Oltre il gazebo No filovia, presieduto da Antonella De Cecco, e l’Associazione Strada parco guidata da Mario Sorgentone.

Ricorsi, tribunali, sit-in e manifestazioni. C’è anche questo all’orizzonte, per la Strada parco. La battaglia, in questi termini, sembra tutt’altro che chiusa.






Questo è un articolo pubblicato il 20-09-2013 alle 12:01 sul giornale del 21 settembre 2013 - 668 letture

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