Pescara, Pettinari (M5S) lancia appello a Luciano D’Alfonso: ‘Fuori i condannati dalla Regione Abruzzo’

2' di lettura 10/09/2014 - Condannati in primo grado in servizio presso la Regione? No, grazie. Nel mirino del battagliero consigliere regionale dei 5 Stelle, Domenico Pettinari, stavolta sono finiti loro, i vertici della Regione e degli Enti controllati già condannati in primo grado.

“Solo alcuni giorni fa – spiega Pettinari – ho presentato una interpellanza al Presidente della Regione Luciano D’Alfonso, chiedendo di intervenire con provvedimenti di decadenza nei confronti di coloro che fossero stati condannati in primo grado”. “Nello specifico – prosegue il consigliere regionale – ho riportato il caso dell’attuale Segretario Generale dell’Ambito Territoriale Ottimale pescarese, condannato in primo grado ad un anno di reclusione per reati gravissimi contro lo stesso Ente”.

La novità è che il Presidente D’Alfonso proprio questa settimana ha emanato una direttiva con cui si recepisce un decreto legislativo del 2013, relativo alla cosiddetta ‘inconferibilità’ di incarichi ai vertici della P.A. nel caso di condanna per reati contro la pubblica amministrazione. Pettinari però ha giudicato ‘sorprendente’ questa iniziativa, visto che, come riferito dallo stesso consigliere, “solo alcuni giorni fa in commissione Affari Istituzionali, membri della sua maggioranza hanno presentato un progetto di legge finalizzato a limitare lo spettro di intervento di questa norma nazionale”.

Una proposta che non è andata giù al Movimento 5 Stelle, che dopo un ampio dibattito ha spinto la maggioranza a fare marcia indietro. Chiuso il capitolo Regione, Pettinari passa alla Provincia di Pescara, puntando il dito contro il Presidente Guerino Testa.

“Negli ultimi mesi - ricorda - ho chiesto più volte un intervento in tal senso da parte del Presidente della Provincia di Pescara, Ente nel quale lo stesso Segretario Generale dell’ATO pescarese svolge funzioni di Segretario Generale e, fino a qualche tempo fa, anche di Direttore Generale”. “Ad oggi – accusa Domenico Pettinari - il Presidente della Provincia, a differenza della Regione, che tramite il Direttore Pierluigi Caputi avrebbe già invitato formalmente il Segretario dell’ATO alle dimissioni, non ha fatto nulla”.

Da qui, il nuovo appello lanciato a Luciano D’Alfonso, che secondo l’ex presidente di Codici Abruzzo dovrebbe disporre un censimento di tutto il personale di vertice, dipendente direttamente e indirettamente dalla Regione Abruzzo, “al fine di verificare su ognuno di essi carichi pendenti e casellario penale, per poi procedere con l’adozione di eventuali provvedimenti di decadenza”.






Questo è un articolo pubblicato il 10-09-2014 alle 10:23 sul giornale del 11 settembre 2014 - 770 letture

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