Pescara, il M5S alza il tiro contro le trivelle: ‘D’Alfonso in stato confusionale’

2' di lettura 16/09/2014 - No alle trivellazioni e alle contraddizioni: potrebbe essere riassunta così la posizione del Movimento 5 Stelle contro la politica energetica abruzzese.

In nome della tutela della vocazione turistica ed ambientale della Regione, i portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, al Consiglio regionale e al Comune di Pescara, hanno infatti annunciato una serie di clamorose azioni di protesta, finalizzate a “contrastare la nebulosa e contraddittoria politica energetica del PD”.

“Il partito di Renzi – si legge infatti in una nota del M5S Abruzzo - se sul versante nazionale consuma uno scempio ecologico attuando il decreto Sblocca Italia, che trasformerà la nostra regione verde in regione nera, a livello regionale e locale sbandiera promesse elettorali di segno completamente opposto, come nel caso delle autorizzazioni alle trivellazioni”.

“C’è da chiedersi – prosegue la nota - se il Presidente Luciano D’Alfonso ed i sindaci interessati abbiano il coraggio di portare fino in fondo gli impegni presi con i cittadini, contrastando le linee guida che arrivano da Roma con l’attuazione del famigerato decreto”.

Una linea politica, quella del Governatore regionale, che viene definita ‘poco chiara’ dai grillini, dal momento che il cosiddetto decreto ‘Sblocca Italia’, in vigore dal 12 settembre, metterebbe le basi per quello che è già stato classificato come 'scempio ambientale’.

Dalla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, che diventeranno attività di 'pubblica utilità', con relativo esproprio dei beni presenti nei territori soggetti a ‘vincoli minerari di idrocarburi’ (più della metà nella fascia costiera), alle ‘varianti urbanistiche’ conseguenti alle autorizzazioni, per non parlare delle attività di estrazione sulla terraferma, con 19 siti coinvolti e il rilascio di concessioni di oltre 40 anni per i giacimenti: l’attacco dei 5 Stelle allo ‘Sblocca Italia’ è frontale.

Tutto questo, con un Governo che si sarebbe mostrato “del tutto indifferente alle richieste dei 40mila cittadini che lo scorso 13 aprile hanno partecipato alla manifestazione per dire No ad Ombrina Mare”, ignorando le successive interrogazioni presentate dal Deputato pescarese Gianluca Vacca.

“Il Movimento 5 stelle Abruzzo – si legge nell’appello rivolto alle Istituzioni - chiede un impegno sostanziale della amministrazione regionale e di tutti i comuni interessati, ad impedire che il nostro territorio diventi una colonia al servizio delle multinazionali del petrolio. Ci rivolgiamo inoltre al Presidente D’Alfonso, per ricordargli le sue dichiarazioni di qualche tempo fa, riguardo la propria 'contrarietà a qualsiasi progetto atto a minare la bellezza e la veduta dei nostri mari’, rinnovando un appello affinché si possa preservare una regione sempre più bella e vivibile”.






Questo è un articolo pubblicato il 16-09-2014 alle 11:40 sul giornale del 17 settembre 2014 - 796 letture

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