Chieti: smaltimento rifiuti e discarica abusiva, perquisizioni e arresti in città. Indagato il sindaco Di Primio

1' di lettura 08/01/2015 - E’ scattata alle prime ore del mattino la maxi operazione del Corpo forestale denominata ‘Terre d’oro’. L’operazione, che ha portato all’arresto di 5 persone (di cui 4 ai domiciliari) e a decine di perquisizioni tra Pescara e Chieti, è partita a seguito di una lunga e complessa indagine della Procura distrettuale antimafia dell’Aquila, riguardante lo smaltimento illecito di rifiuti e la realizzazione di una discarica abusiva.

Al centro dell’indagine, in particolare, c’è l’ampliamento del centro commerciale Megalò, con la costruzione del cosiddetto ‘Megalò 3’ a Chieti scalo. Oltre ai 5 arresti, la Procura ha disposto il sequestro di beni per circa 3 milioni di euro, oltre a un ingente quantitativo di materiale per lo smaltimento. Tra i 18 destinatari dell’avviso di garanzia ci sarebbe anche il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio (foto), indagato per corruzione.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i casi di corruzione farebbero riferimento alla concessione delle autorizzazioni per i lavori di ampliamento del noto centro commerciale teatino. Gli imprenditori sottoposti alla misura cautelare sono anche accusati di aver riversato nel terreno, che si trova a poche centinaia di metri da Megalò, diverse tonnellate di rifiuti ‘speciali’.

L'operazione ha visto impegnati oltre 100 agenti del Corpo forestale dello Stato, coordinati dal Comando provinciale di Pescara.


   

di Marco Verri
redazione@viverepescara.it





Questo è un articolo pubblicato il 08-01-2015 alle 11:43 sul giornale del 09 gennaio 2015 - 828 letture

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