Il Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e Valori non negoziabili di FdI Abruzzo sostiene la proposta di legge circa “il diritto alla sepoltura dei bambini mai nati”

3' di lettura 16/11/2021 - Il Dipartimento “Pari Opportunità, Famiglia e Valori Non Negoziabili” di Fratelli d'Italia della regione Abruzzo promuove e sostiene la proposta di legge circa “il diritto alla sepoltura dei bambini mai nati”, sottoscritta dal capogruppo in Consiglio regionale, Guerino Testa e dai consiglieri Mario Quaglieri e Umberto D'Annuntiis, e per condivisione dall’assessore Guido Quintino Liris.

L’azione politica si muoverà a livello regionale con la totale collaborazione dei quattro dipartimenti provinciali, rappresentati da Monica Brandiferri (Teramo), Carola Profeta (Pescara,) e Clara Ricciardi (Chieti), tutte congiuntamente guidate da Margherita D’Urbano, responsabile regionale del dipartimento.

“La proposta di legge regionale è già vigente in altre regioni d’Italia ma quella Abruzzese vuole compiere un passo in avanti. L’obiettivo, infatti, è quello di intervenire in materia funeraria e di polizia mortuaria, per legittimare il diritto alla sepoltura dei bimbi mai nati, di età gestionale inferiore alle ventotto settimane, affinché non vengano più gettati nei rifiuti sanitari dopo un aborto volontario o spontaneo. Tramite il “consenso informato” si riuscirà ad ottenere un potenziamento dell’auto determinazione della donna, in quanto potranno essere scelte tre opzioni post aborto (sia esso volontario o spontaneo). La prima possibilità garantita sarà quella di permettere alla madre, o ai genitori che lo desiderino, di seppellire il proprio bambino, fornendo, a loro scelta, il nome del bambino da iscrivere sulla tomba e la data di morte, al fine di assicurare ai genitori stessi, un luogo su cui piangere la dolorosa scomparsa.

La seconda alternativa sarà quella di optare che la Asl si occupi della tumulazione del feto, scegliendo di non dare alcuna informazione sul bambino, per totale rispetto della privacy e dei diritti dei genitori, e in tal caso il feto sarà tumulato con la sola data di morte. Possibilità che, in poche parole, consente una degna sepoltura, nonostante l’anonimato.

La terza opzione, infine , va da sé: qualora la donna non volesse avvalersi della opportunità offerta dalla Asl, nell’apporre la propria firma al documento di consenso informato, semplicemente rifiuterà la sepoltura. Una precisazione a nostro avviso superflua ma che, evidentemente, va chiarita soprattutto a chi ha giocato sporco su questo aspetto, tentando di equivocare su presunte lesioni della libertà della donna, alla quale, invece, resta la massima autonomia decisionale. La polemica nata contro Fratelli d’Italia, infatti, non ha alcun motivo di esistere e ci stupiamo di come tale tema possa così banalmente e maldestramente essere strumentalizzato dalla politica. Per chi, al contrario, nutriva sinceri dubbi di legittimità, auspichiamo di averli fugati.

Ricordiamo, inoltre, come il valido disegno di legge promuova una serie di iniziative, come campagne di sensibilizzazione e l’attivazione di sportelli informativi, affinché si possa affrontare la materia con la più totale responsabilità e accuratezza e con l’obiettivo di poter andare incontro alle esigenze di ogni donna e di ogni famiglia con la massima efficienza”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-11-2021 alle 15:55 sul giornale del 16 novembre 2021 - 121 letture

In questo articolo si parla di attualità, comunicato stampa

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