D'Amario sul tavolo regionale dell'automotive: "E' un tavolo di programmazione e non un tavolo di crisi"

Ed è proprio con queste premesse che il tavolo regionale, al quale hanno partecipato il Polo innovazione, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, i vertici di Arap, Sangritana, Confindustria regionale e Confindustria Chieti Pescara e i sindaci di Atessa e San Salvo, ha fissato i punti sui quali si muoverà. "Dobbiamo avere davanti- ha detto ancora D'Amario- un quadro completo dei problemi, trovare le soluzioni, ma soprattutto condividere le politiche di sviluppo. Bisogna avere contezza che si apre per l'Abruzzo una fase importante della propria economia, ed è per questo che nel settore industriale più importante della regione dobbiamo essere capaci di assicurare la competitività del sistema produttivo verso le nuove sfide della transizione ecologica e delle nuove frontiere della propulsione elettrica".
Il passaggio è di particolare complessità, ha ammesso l'assessore, "ma la posta in gioco è troppo alta e non permette distrazioni che potrebbero compromettere quanto di buono l'Abruzzo è riuscito a garantire nel campo dell'automotive. Ci vuole quella stabilità necessaria che garantisca da un lato il giusto apporto a politiche di investimento e dall'altro la tenuta degli impianti produttivi. In tutto questo- ha concluso D'Amario- centrale deve rimanere il problema della tenuta occupazionale, componente dalla quale non è possibile discostarsi proprio per evitare pericolose cadute di competitività, ma soprattutto per mantenere quell'equilibrio sociale indispensabile per garantire il giusto terreno allo sviluppo e al progresso".

Questo è un lancio di agenzia pubblicato il 14-01-2022 alle 14:27 sul giornale del 14 gennaio 2022 - 119 letture
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